Il tempo è incerto e minaccia pioggia. Dalla cima delle montagne che ho intenzione di scalare, scende una nebbia sottile che copre gli argini del fiume. La salita si presenta subito dura ma bellissima in mezzo a boschi scuri il cui silenzio è rotto solo dal rumore delle numerose e spettacolari cascate e dal tipico suono degli autobus postali svizzeri che miracolosamente scendono tornanti ripidissimi e strettissimi. La prima parte della salita termina in un ampio altipiano presso le Gletscherschlucht Rosenlaui un profondo inghiottitoio scavato dal ghiacchiao dentro la montagna. Da qui la strada -chiusa alle auto private- si arrampica fino ai 1962 metri del passo Grosse Scheidegg attraversando uno dei posti più suggestivi della svizzera, ai piedi del ghiacciaio Jungfrau uno dei più grandi d'europa. Da qui proseguo verso la straordinaria valle di lauterbrunnen, una delle più impressionanti vallate glaciali delle Alpi. La valle è un profondissimo solco nelle montagne, largo meno di un chilometro e circondato da pareti quasi verticali alte fino a 500 metri. Vicino la cittadina omonima, dove mi fermo per la notte, si trova la famosa cascata -Staubbachfall- cantata da Byron e ispiratrice di Goethe. E' una delle cascate più alte d'Europa, una coda bianca che salta nel vuoto e che si infrange in una nuvola di vapore sulle rocce 200 metri più in basso. Il paesaggio è maestoso e suggestivo ed è rovinato soltanto dalla pioggia e il mal tempo, che però nulla tolgono al fascino di questa valle incredibile.