La Villa di Orazio a Licenza.
Tivoli, Licenza, Orvinio, Saracinesco e la via Empolitana. Distanza: 100 Km, dislivello: 1820 m.





Giro ad anello che prende avvio da Tivoli.
Dopo aver attraversato il centro cittadino mi dirigo verso la stazione per imboccare la via Tiburtina (SS5). Arrivato a Vicovaro svolto a sinistra lungo la via Licentina (SS314) che sale lungo il versante orientale del parco dei Monti Lucretili. Un cartello avvisa che la strada è interrotta presso Licenza a causa di una frana, ma non sembra molto recente. Sperando che la viabilità sia stata ripristinata inizio la salita. La strada è molto tranquilla e la salita non faticosa. Presso Licenza devio per visitare la Villa di Orazio. Il custode degli scavi mi illustra brevemente le caratteristiche principali del sito archeologico, compresa la incredibile costruzione ellittica che si pensa sia stata costruita come vasca ittica e acquario. Riprendo il cammino ma dopo pochi chilometri la strada è interrotta. Fortunatamente c'e' un passaggio nella recinzione che attraverso, riusciendo così a superare l'ostacolo. A causa di questa inattesa interruzione la strada è praticamente deserta e la salita è estremamente affascinante. L'aria è freddissima e in cima alla salita l'asfalto è cosparso di piccole perle di rugiada ghiacciata. Poco dopo la cima arrivo nel paese di Orvinio (840 m s.l.m.), con il suo elegante castello. Dopo una piccola sosta per riprendere fiato e consumare una piccola merenda affronto la discesa che si apre su una vallata ondulata e vasti pascoli. Dopo pochi chilometri inizia una nuova salita verso il paese di Vallinfreda (874 m s.l.m.). Da qui la strada inizia a scendere ripida verso la valle dell'Aniene che raggiungo in prossimità di Arsoli dominato dall'imponente castello.
Dopo pochi chilometri inizia la dura salita per Saracinesco (908 m s.l.m,). La salita ha una pendenza media dell' 8% e non dà un attimo di tregua. Ma il panorama che si gode dalla cima è superbo. Tra i monti Tiburtini e i Prenestini lo sguardo spazia sulla vasta Pianura Pontina fino ad arrivare alla costa: la luce del sole al tramonto riflessa dal mare è una sottilissima linea rossa che si perde all'orizzonte, sovrastata da un cielo che si fa -nell'aria rigida della sera- azzurro e scuro. Sceso di nuovo a valle imbocco la via Empolitana che, sottoppassato un suggestivo arco di acquedotto, mi riconduce nuovamente Tivoli.
Ultimo aggiornamento: 07 Febbraio 2011
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