San Giovenale.
La caldara e il bosco di Manziana. Barberano e la città etrusca di SanGiovenale. La ferrovia abbandonata Capranica-Civitavecchia. Distanza: ??Km, dislivello: ??m.





17 Agosto 2013
Partenza dalla stazione di Marina di Cerveteri. Dopo un piccolo tratto sull'Aurelia -peraltro quasi priva di traffico- imbocco il bivio per Sasso che raggiungo dopo una breve ma insidiosa salita. Poco prima di Manziana un bivio a destra -non segnalato- conduce al monumento naturale caldara di manziana. La zona centrale della caldara è occupata da una palude nella quale l'acqua gorgoglia in varie polle a seguito di emissioni gassose di anidride solforosa. Intorno si estende un bellissimo bosco di betulle bianche rarissime a questa altitudine. Immediatamente dopo il bivio per la riserva naturale giro a sinistra per imboccare la strada che conduce al bosco Macchia Grande di Manziana. Dopo Manziana proseguo per Oriolo e infine per Vejano e Barbarano. Seguendo la strada per MonteRomano giro a sinistra per Civitella Cesi. Dopo una ripida discesa trovo il bivio -mal segnalato- per gli scavi di San Giovenale. Qui si trova una delle rarissime città etrusche e la sua necropoli. Pochi metri più avanti, seguendo il sentiero che conduce alla passerella da cui si gode una sorprendente visione della antichissima città sulla colline che un tempo era l'acropoli sorgono le rovine imponenti del castello dei Di Vico (XIII secolo) immerse nel bosco. Proseguendo lungo la strada sterrata incrocio la vecchia ferrovia abbandonata Capranica-Civitavecchia. Una delle gallerie viene usata come stalla ed è cosparsa di letame. Fortunatamente sembra non frequentata da molto tempo e il letame ha formato uno strato di terra asciutto e percorribile. Nella galleria completamente incontro anche un vitello un po' impaurito. La ferrovia attraversa il fiume Mignone sopra un ponte di ferro sospeso sconsigliato per chi soffre di vertigini. Subito dopo il ponte inizia una galleria lunghissima (1,5 km) e molto fredda in cui infiltrazioni d'acqua hanno creato concrezioni molto eleganti. Purtroppo la galleria finisce contro un muro alto due metri impossibile da superare senza un aiuto. Fortunatamente mi accorgo che non sono solo. Dietro di me noto la luce di una lampadina e dopo pochi minuti vedo arrivare un provvidenziale ciclista. Ci aiutiamo a vicenda per superare l'inaspettato ostacolo e ci ritroviamo dentro un torrente che ha allagato il sentiero. Stanco di sassi e acqua decido di prendere la strada per Allumiere e saluto l'inaspettato compagno di passeggiata. Dopo una faticosa salita arrivo ad Allumiere. Lungo le strade sventolano allegre bandiere colorate: domani infatti si svolgerà il palio delle contrade. Da Allumiere ridiscendo verso la costa e Civitavecchia dove incontro nuovamente il ciclista di prima che -al contrario di me- aveva preferito seguire il tracciato della ferrovia.
Ultimo aggiornamento: 19 Agosto 2013
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