La grotta ti Tiberio
Sperlonga e la grotta di Tiberio, Gaeta e il mausoleo di Munazio Planco, Formia e la tomba di Cicerone. Distanza: 81Km, dislivello: 1000m.





29 Marzo 2014
Dalla stazione di Fondi arrivo sulla via Appia. Dopo pochi chilometri a destra c'è la deviazione che segue l'antico tracciato della via Appia nel tratto della gola di Sant'Andrea. Il percorso è affascinante ma molto faticoso in quanto il fondo è costituito prevalentemente dall'antico basolato romano. Tornato dopo pochi chilometri sulla SS Appia e sceso verso Itri con il suo inconfondibile castello mi dirigo verso la costa. L'ultimo panoramico tratto che scende verso Sperlonga e il mare è veramente straordinario.
Visito l'interessantissimo museo archeologico e la vicina Grotta di Tiberio dove l'imperatore romano aveva costruito una lussuosa villa piena di opere d'arte, tra cui gli straordinari gruppi di Polifemo, e di Scilla in parte ricostruiti nel museo. Ripreso il cammino seguo la litoranea che si affaccia con suggestivi e panoramici strapiombi sul mare bluverde.
Arrivato a Gaeta mi dirigo verso il santuario della montagna spaccata che però sfortunatamente è chiuso a quest'ora. Non resta altro da fare che salire sulla cima del promontorio dove sorge il mausoleo di Lucio Munazio Planco. La strada è chiusa agli autoveicoli e attraversa un ombroso bosco. In cima purtroppo il panorama è chiuso dagli alberi e da una costruzione militare, ma solitario si erge il possente cilindro dove era seppellito il famoso generale di Cesare che fondò la città di Lione e Basilea. Fu lui che rivelando il testamento di Marco Antonio in favore della regina Cleopatra indusse il Senato a dichiarare guerra a Marco Antonio che terminò con la vittoria di Ottaviano e la fondazione dell'impero.
Scendo verso la città vecchia, dominata dal possente Castello e dalla chiesa di San Francesco. Più giù verso il porto si erge il caratteristico campanile del Duomo dalle forme arabo moresche.
Proseguendo lungo la litoranea (l'ultimo tratto della antica via Flacca) devio a sinistra per ritornare sulla via Appia dove si trova la cosiddetta tomba di Cicerone. Cicerone, che dopo l'ascesa del secondo triumvirato fu messo da Marco Antonio nelle liste di proscrizione, si ritirò nella sua villa a Formia dove però, raggiunto dai sicari di Marco Antonio, venne assassinato.
Da Formia mi dirigo verso l'entroterra, sulle pendici dei Monti Aurunci fino a Maranola e da qui a Castellonorato per poi scendere di nuovo verso la costa a Scauri.
Ultimo aggiornamento: 31 Marzo 2014
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