8 Marzo 2014
Dalla stazione di Tivoli risalgo la via Tiburtina fino al bivio per Castel Madama. Superato il ponte sull'Aniene la strada inizia a salire fino ad entrare nel paese. Dal centro città imbocco la via Empolitana che aggira i Monti Prenestini fino ad arrivare a Capranica Prenestina dopo una lunga ma non faticosa salita. In alto nel paese svetta la mole della cupola della Chiesa della Maddalena che gli studiosi attribuiscono alla scuola del Bramante. Il tempo sembra peggiorare e appena inizio la discesa comincia a piovere. La panoramica strada è purtroppo molto insidiosa a causa della pioggia e il paesaggio è coperto dalla foschia e dalla nebbia. Quando arrivo a Palestrina le nuvole si diradano e spunta un caldo sole.
In alto si trovano i resti monumentali dell'antico Tempio della Fortuna Primigenia. Sui resti dell'esedra superiore del santuario la potente famiglia dei Barberini costruì il suo palazzo che oggi ospita il Museo archeologico prenestino. Più in basso, dove forse sorgeva l'antico foro di Praeneste, si apre la piazza Regina Margherita il cui lato minore è sovrastato dalla Cattedrale di Sant'Agapito martire che contiene al suo interno una copia in gesso della Pietà di Palestrina di Michelangelo (l'originale si trova oggi a Firenze).
Da Palestrina scendo a valle e raggiungo la cittadina di carchitti, famosa per le sue fragole e le sue pesche. Attraversando tranquilli campi coltivati, con piantagioni di noccioli e peschi, giungo al bivio sulla via Tuscolana e da qui imbocco la strada per Lariano e Velletri. Velletri fù la città di origine della famiglia di Ottaviano, poi diventato Imperatore che qui trascorse parte della sua infanzia.
Sceso Da Lariano mi dirifo verso la Pianura Pontina lungo isolate strade secondarie per arrivare alla stazione di Campoleone.