12 Maggio 2009 Questa volta parto da casa percorrendo la lunga ciclabile teverina fino a SaxaRubra dove si svolse la famosa battaglia tra Costantino e Massenzio. Quasi alla fine della ciclabile incontro un ciclista che procede a piedi e ha il volto insanguinato. E' caduto dalla bici i vetri degli occhiali frantumati gli hanno prodotto alcuni graffi superficiali. Ci dirigiamo insieme verso l'uscita della ciclabile dove si trova un officina dove potrà riparare la sua bicicletta. Io proseguo lungo la pericolosissima via Flaminia fino al bivio per il cimitero comunale di Prima Porta. Da qui proseguo lungo la via Tiberina fino a Fiano Romano che sorge nei pressi dell'antichissimo santuario dedicato alla dea sabina Feronia. I resti del ricchissimo santuario (saccheggiato da Annibale nel III secolo a.C) si trovano propio al lato della strada.
Da Fiano mi dirigo verso la Riserva Naturale di Nazzano che si trova ai piedi dell'omonima cittadina. Mi fermo per una sosta nella piazzetta centrale, da cui si gode un superbo panorama sulla valle del Tevere. Sullo stipite di un negozio è posata una gigantesca falena. Probabilmente si tratta di una Saturnia del pero (o Pavonia maggiore): ha una apertura alare di almeno 15 cm! Dopo Nazzano arrivo nella suggestiva Torrita Tiberina. Oltre il grande portale d'ingresso si allunga la strada principale che si affaccia con spettacolari vedute, sulla valle del Tevere. A Filacciano si riesce ad intravedere la curiosa ansa del Tevere che forma un enorme cappio. Poco oltre Ponzano Romano sorge la suggestiva Abbazia di Sant'Andrea in Flumine. Da qui, lungo una ripidissima salita, salgo sulla mole imponente del Soratte, cantato dal poeta latino Orazio.
Lungo la strada incontro un allevamento di struzzi! e prati incantevoli sfumati di giallo. Arrivato a Sant'Oreste, da cui si gode una panorama superbo, scendo nuovamente verso Fiano per poi terminare il viaggio alla stazione di Monterotondo.